IL RECUPERO CREDITI IN RUSSIA

La tematica del recupero crediti, se affrontata nella sua generalità, merita una trattazione approfondita e scrupolosa.
Preliminarmente va ricordato che l’imprenditore, se può, si deve tutelare nel momento in cui inizia a redigere il contratto che sancisce la collaborazione con il partner straniero.   E’ essenziale ricordare questo aspetto, poiché vi è una differenza sostanziale, ad esempio, nel concordare una modalità di pagamento non garantita oppure garantita come il credito documentario.
L’importanza di redigere un contratto scritto è ancora più forte se la controparte è russa, poiché secondo le normative vigenti, nessun rapporto commerciale ha valore se non è sancito in un atto scritto. Considerato che la procedura esecutiva va effettuata nel paese di residenza del debitore, venendo a mancare un atto scritto attestante l’esistenza di un rapporto commerciale, viene meno il presupposto principale per poter rivendicare le somme di denaro dovute.
In un contratto di diritto commerciale internazionale, è essenziale indicare la legge applicabile ed il foro competente, al fine di sapere quali regole si applicheranno e quali autorità andranno a decidere le potenziali controversie.
Per individuare la strategia migliore da adottare, al fine di porre in essere una procedura di recupero crediti, è bene conoscere il sistema giudiziario del paese del debitore. In Russia, il sistema giudiziario è strutturato su tre pilastri: le Autorità Giudiziarie con competenza statale, le Corti di Arbitrato Statale e la Corte Costituzionale.

Le Autorità Giudiziarie con competenza generale hanno il compito di dirimere le controversie di diritto civile, amministrativo, volontaria giurisdizione, riconoscimento ed esecuzione dei lodi arbitrali e sentenze straniere nelle controversie tra privati non di diritto commerciale e le impugnazioni dei lodi arbitrali nazionali ove previsto. In Russia non esistono tribunali come i nostri TAR, ne procedure particolari per alcune tipologie di controversie e questo, a volte, incide sulla preparazione e specializzazione degli stessi giudici. Le Corti Arbitrali, al contrario, hanno il compito di giudicare le controversie riguardanti le aziende e le attività di queste ultime. Rappresentano una sorta di “tribunali d’impresa”. Accanto alle autorità ordinarie vi sono i Tribunali Arbitrali, istituti con una legge del luglio 2002, che rappresentano uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie. Esistono due tipologie di tribunali arbitrali: quelli permanenti e quelli ad hoc, per la definizione di contenziosi specifici. I lodi arbitrali costituiscono titolo per poter attivare un procedimento esecutivo presso le competenti autorità giudiziarie, le quali hanno il potere di rifiutare la relativa richiesta per mere ragioni procedurali. E’ possibile proporre appello nei confronti delle sentenze arbitrali, presso le autorità giudiziarie, sempre che non debbano considerarsi definitive e vincolanti per accordo delle parti. Va ricordato che, anche se le parti dovessero accordarsi per dare vincolatività alla decisione arbitrale, qualora ricorrano alcune condizioni previste dal codice di procedura civile, è comunque possibile proporre opposizione.

I tempi della giustizia in Russia sono molto veloci, se rapportati con quelli italiani: un anno, un anno e mezzo per arrivare alla conclusione del terzo grado di giudizio. Pertanto, nel momento in cui si dovesse verificare una patologia quale il mancato pagamento di beni venduti e/o di servizi forniti da parte del partner russo, si può scegliere di adire o le autorità straniere( giudiziarie o arbitrali) oppure quelle russe. La Federazione Russa ha aderito alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958, riguardante il riconoscimento e l’esecuzione dei lodi arbitrali stranieri, così come è tutt’ora in vigore la convenzione sull’Assistenza Giudiziaria in Materia Civile del 25 gennaio 1979. Ciò vuol dire che, sia i lodi pronunciati da organismi arbitrali ubicati in Italia, sia le sentenze dei tribunali italiani, possono ottenere il riconoscimento in Russia. L’istanza va presentata presso la Corte Arbitrale competente, la quale è tenuta a pronunciarsi entro un mese con sentenza, nei confronti della quale è possibile proporre appello. E’ fondamentale ricordare che la domanda di riconoscimento può essere respinta quando, ad esempio, non sono stati rispettati gli adempimenti relativi le notifiche degli atti nei confronti della controparte russa, oppure la decisione non può considerarsi definitiva nel paese in cui è stata emessa, oppure la controversia è di esclusiva competenza di una autorità giudiziaria russa sulla base di un accordo internazionale o di una legge federale.

Sulla base di quanto sopra esposto, è possibile trarre le seguenti conclusioni. Una sentenza di primo grado emessa da un tribunale italiano, seppur provvisoriamente esecutiva, non può considerarsi definitiva e di conseguenza non ha i requisiti per poter essere riconosciuta in Russia. Inoltre, qualora il debitore russo dovesse presentare appello, considerati i tempi della giustizia italiana, vi è il rischio di rimanere bloccati per molti anni. Pertanto appare preferibile, come soluzione, adire direttamente un’autorità russa, preferibilmente la Corte Arbitrale competente, considerata l’opportunità aggiuntiva di poter richiedere la concessione di una misura cautelare, quale il sequestro, ed i tempi della giustizia russa piuttosto celeri, come già anticipato.